Due adolescenti sono comparsi oggi in tribunale in relazione ai messaggi pubblicati su Facebook che presumibilmente incoraggiavano le persone a ribellarsi nel Regno Unito.
Aggiornamento: Altri 10 sono stati arrestati.
Scotland Yard ha promesso di rintracciare e arrestare i manifestanti che ha pubblicato messaggi "davvero provocatori e imprecisi" su Facebook, e ora ha funzionato. Due adolescenti sono comparsi oggi in tribunale in relazione a messaggi pubblicati su Facebook che presumibilmente incoraggiavano le persone a iniziare una rivolta.
Il sedicenne Alexander McQuarrie si è presentato oggi alla Glasgow Sheriff Court dopo essere stato arrestato martedì pomeriggio a seguito di un'operazione della polizia di Strathclyde a Ibrox, Glasgow. È stato accusato di aver incoraggiato altri alla rivolta in città e accusato di aver violato la pace creando un gruppo su Facebook.
Il diciottenne Liam Allan è comparso alla Dundee Sheriff Court con accuse simili. È stato arrestato in relazione a post su Facebook che incoraggiavano altri a presentarsi nel centro di Dundee con armi e causare disordini.
La polizia ovviamente sta ancora lavorando per identificare altri che potrebbero incitare le persone a provocare disordini pubblici. IL BBC riferisce che i social network vengono monitorati da vicino e che verranno intraprese "azioni decisive" per prevenire la violenza.
Guarda anche:
- Facebook organizzava rivolte nel Regno Unito e le ripuliva
- Rivolte di Londra: comprendere il ruolo della tecnologia nel bel mezzo di queste rivolte
- L'hacking diventa l'ultima arma nelle rivolte di Londra
- Londra in lockdown: come i social media hanno stimolato le proteste studentesche